Il mito di Tristano e Isotta, il rapporto tra l’amore romantico e la morte, il “più importante brano di musica classica dai tempi della Sagra della Primavera”, un inno alla gioia: gioia “super-umana, traboccante, accecante e infinita”. Tutto questo è la Sinfonia Turangalîla, unione di due termini sanscriti che l’autore stesso descrive: “Lila è il gioco, gioco creatore e distruttore, il gioco della vita e della morte. Lila è anche amore. Turanga è il tempo, tempo galoppante, tempo che scorre come sabbia nella clessidra”.
Classico contemporaneo, la Sinfonia di Messiaen è ancora oggi un’opera capace di scatenare stupore e fascinazione, un’opera folgorante che ci invade con la sua gioia e la sua esuberante carica vitale.