Attualmente, la direttrice cinese è lanciata verso una solida e prestigiosa carriera internazionale: la Stagione 2024/25 segna la sua nona stagione come direttore musicale della New Jersey Symphony Orchestra (con cui ha vinto un Grammy Award e un Emmy Award), mentre a partire dalla stagione 2025/26 diventerà direttrice musicale della Seattle Symphony (con cui collabora dal 2008). Sotto la guida artistica di Xian Zhang, la New Jersey Symphony ha vinto due premi ai Mid-Atlantic Emmy Awards nel 2022 per i suoi film-concerto, tra cui
EMERGE
. Altri appuntamenti di grande interesse nel calendario della direttrice sono senz’altro i ritorni al Metropolitan Opera di New York per dirigere l'acclamata produzione di
Tosca
di Puccini di David McVicar.
È innegabile di come il periodo trascorso a Milano come Direttrice musicale abbia avuto un importante impatto sia per la storia della musicista cinese, che in quella dell’Orchestra, e financo per la storia delle istituzioni culturali milanesi.
Era il 2008 quando il M° Zhang incontrava per la prima volta l’Orchestra e saliva sul podio incinta al settimo mese (“Mio figlio Din ama la musica, si agitava dentro di me mentre dirigevo”): si creò subito una grande sinergia con i musicisti della Sinfonica. Il programma musicale del concerto univa il fascinoso
Daphnis et Chloé
di Ravel,
La sirenetta
di Zemlinsky e lo straordinario Concerto n. 2 per corno e orchestra (con un solista altrettanto magnetico, Radovan Vlatkovic). Un primo impatto, che portò alla successiva nomina a Direttrice musicale a partire dalla Stagione 2009/10.
All’epoca Xian Zhang aveva 35 anni, ma aveva alle sue spalle un lungo percorso che l’aveva portata a diventare Associate Conductor alla New York Philharmonic.
La sua nomina a direttrice musicale rappresentava la prima nomina in assoluto per una donna a quella carica, così fondamentale nelle istituzioni musicali. Un vero e proprio terremoto, che seguiva di poco il debutto di una donna sul podio al Teatro alla Scala: era l’aprile del 2008 e Marin Alsop (soprannominata “Lady Scala” sul Corriere della Sera) saliva sul podio del Piermarini per dirigere la Filarmonica in un programma Bartók, Liszt, Dvořák.
Ricorda molto bene lo stravolgimento che la nomina della Zhang rappresentò nell’ambiente musicale Giuseppina Manin sulle colonne del
Corriere
in un articolo del 1 aprile 2009:
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mentre dirige l'Orchestra Sinfonica di Milano nella tradizionale
Nona
di Beethoven - foto Nora Roitberg
“Se una donna direttore d’orchestra è ancora una rarità nell’ambiente sempre troppo maschilista nella classica, una donna direttore musicale più che una rarità era fino a ieri un’utopia. Da oggi diventata realtà. Con una scelta innovativa, consona allo spirito giovane e aperto che la caratterizza, l’Orchestra Verdi, da tre anni senza un direttore musicale, ha annunciato chi succederà a Riccardo Chailly: una donna, appunto. La prima al mondo a ricoprire tal carica, da sempre appannaggio maschile”.
La Zhang ha le carte giuste: talento, profilo internazionale e una giusta dimensione economica. Luigi Corbani, che allora ricopriva il ruolo di Direttore Generale dell’Orchestra coglie nel segno: “A Milano è arrivata per la prima volta sul podio della Verdi lo scorso ottobre, incinta di sette mesi. Tra lei e l’Orchestra è scattata subito la giusta intesa. Così alla valutazione dei vari candidati, Xian Zhang è risultata quella con tutte le carte giuste: grande qualità musicale, dimensione internazionale l’impegno a lavorare assiduamente con l’Orchestra”.
Dalla stagione 2009 /10 Direttore musicale dell’Orchestra, ma il vero debutto vero e proprio con l’Orchestra era stato prima dell’inizio ufficiale della stagione, in un evento straordinario (in tutti i sensi): in Vaticano, nella Sala Nervi, con il concerto che l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano offre a Benedetto XVI con un programma che unisce la Sinfonia n. 95 di Haydn, la Sinfonia
Haffner
e
Ave Verum
di Mozart,
Magnificat
di Vivaldi.