Čajkovskij, nel marzo 1878, reduce dal disastroso matrimonio (con ogni probabilità organizzato per coprire la sua omosessualità) con Antonina Miljukova, si rifugia nel Concerto per violino, partitura quasi impossibile da eseguire, rifiutata sia dal giovane Josif Kotek sia dal notissimo Leopold Auer. La prima esecuzione avviene così in America e solo nel 1882 a Mosca. Šostakovič, travolto dalle critiche per l’opera Lady Macbeth del distretto di Mčensk, rinuncia a presentare la Quarta sinfonia, accusata di formalismo, e compone la Quinta, nel funesto 1937, anno di lugubri processi politici, purghe, arresti e fucilazioni ovunque. La Sinfonia, dove risuonano leggere note ottimistiche in un contesto di angoscioso turbamento, incontra il favore
della critica e un insperato successo.