Save The Children ha fornito una esaustiva definizione di “povertà educativa”: “la privazione da parte dei bambini, delle bambine e degli/delle adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”.
Per molto tempo la povertà di bambine, bambini e adolescenti è stata caratterizzata e misurata unicamente in termini economici. Ma, oltre all’aspetto materiale, sono altrettanto importanti le opportunità di crescita educativa, fisica, socio-emozionale. Per questa ragione l’
Orchestra Sinfonica di Milano, con il patrocinio del
Comune di Milano e il sostegno di
Fondazione Monte di Lombardia, s’interroga sulla necessità di contrastare la povertà educativa attraverso l’esperienza della musica classica dal vivo. È
Armonie d’Infanzia, progetto che mira a offrire opportunità di apprendimento e crescita utilizzando la musica come strumento principale.
Con queste parole
Ambra Redaelli, Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, sottolinea l’importanza del progetto:
Il progetto ha per obiettivo il coinvolgimento di un gruppo di 318 bambini e ragazzi (10-11 anni) delle classi quinte/primarie e prime/secondarie di I grado di tre scuole che hanno sede in quartieri periferici di Milano - Barona, Gratosoglio e Stadera - nell’esecuzione dell’operina
I due usignoli di
Nicola Campogrande nell’ambito del cartellone
Crescendo in Musica (15 marzo 2025). Agli studenti sono stati offerti gratuitamente laboratori ed esercitazioni, guidati da un team didattico specializzato che ha affiancato i docenti delle scuole stesse, e la possibilità di partecipare gratuitamente allo spettacolo finale all’Auditorium di Milano, realizzato dall’
Orchestra Sinfonica di Milano e dal
Coro di Voci Bianche di Milano.
durante i laboratori creativi nell'ambito del progetto Armonie d'Infanzia all'Istituto Comprensivo "Ilaria Alpi"
I due usignoli è del resto un’operina scritta per un giovane cast di voci bianche e pensata per un pubblico di bambini, gli adulti di domani.
Ci racconta proprio il compositore come ha preso vita il progetto: