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Il registro grave in cui suona il contrabbasso è un toccasana per i giovani musicisti
e soprattutto per i loro parenti: l’impatto che avranno durante le ore di studio sarà infinitamente più gestibile rispetto a strumenti acuti come trombe e violini!
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Ironicamente, Dominik Wagner parla così del suo grande amore, il contrabbasso, strumento a cui dedica la vita. Esistono musicisti che affrontano con incredibile passione l’approccio ai loro strumenti, quasi in una sorta di innamoramento nei confronti di quest’ultimi, dalla loro componente materica alla loro componente squisitamente sonora. Impiegano talvolta ogni fibra del loro essere per rendere giustizia ai loro strumenti, facendoli suonare come nessuno ha mai fatto in passato, ampliando il repertorio ad essi destinato commissionando brani a compositori contemporanei, parlandone ai giovani. Wagner è un “apostolo” del contrabbasso, e porta sul palco dell’Auditorium di Milano un gioiello destinato al suo strumento, il Divertimento concertante per contrabbasso di Nino Rota, che convive in questo impaginato con l’incantevole poema sinfonico Orpheus di Franz Liszt e la Sinfonia n. 6 di Dvořák.