Il concerto sarà introdotto dalla lettura - a cura di Massimiliano Finazzer Flory - del testamento di Ludwig van Beethoven, scritto ormai sull’orlo della disperazione a causa dell'irreversibile sordità il 6 ottobre 1802 ad Heiligenstadt e indirizzato ai fratelli Karl e Johann.
Il concerto di venerdì 29/12 sarà preceduto da una guida all'ascolto a ingresso libero dal titolo Vienna 1902, la Nona di Beethoven, Wagner, Mahler a cura di Ioana Hadarig e Laura Nicora.
La Nona di Beethoven: un capolavoro senza tempo, che ancora ci commuove!
Il lavoro rappresentò per molti compositori dell’Ottocento l’eredità del Maestro di Bonn, nonché somma e irraggiungibile vetta di grandiosità. Sono passati quasi 200 anni dalla sua prima esecuzione al Teatro di Porta Carinzia, eppure il suo messaggio di forza e fraterna vicinanza rimane ancora intatto.
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L’ultima sinfonia di Beethoven è la redenzione della musica dal suo elemento più peculiare verso l’arte universale. È il vangelo umano dell’arte dell’avvenire. Dopo di essa non è possibile alcun progresso, perché non può seguirla immediatamente che l’opera più perfetta: il dramma universale, di cui Beethoven ci ha fornito la chiave artistica.
Richard Wagner, Opera d’arte dell’avvenire, Lipsia, 1849.
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