Gilbert Pender è il protagonista del delizioso
Midnight in Paris
di Woody Allen, del 2012. La irresistibile storia di uno scrittore americano a Parigi che riesce a rivivere ogni notte la città del tempo che fu, la Parigi di Picasso, Man Ray, Francis Scott Fitzgerald e Simone Weil. Inguaribile nostalgico, Gilbert trova rifugio in un passato che non esiste più, al riparo dal presente, che gli sta stretto.
Nei 50 anni dalla morte, potremmo immaginare di fare un regalo a Šostakovič, e renderlo il protagonista di questa pellicola. Il compositore sovietico avrebbe sicuramente avuto piacere a catapultarsi ogni sera nell’Europa del Romanticismo (per la sua personale
Mitternacht
in Leipzig, forse?) e, tra tutti i compositori, avrebbe sicuramente fatto amicizia con Robert Schumann. Šostakovič non fece mai mistero del suo amore per Schumann, a tal punto da curarne una riorchestrazione del Concerto per violoncello op. 129.
Insieme a Jeremias Fliedl ed Emmanuel Tjeknavorian, facciamo fare amicizia a questi due geni a cavallo dei secoli: il Concerto per violoncello dialoga in questo impaginato con la Sinfonia n. 10 in Mi minore op .93.
Schumann e Šostakovič, la strana coppia.