Quali sono i suoi compositori preferiti?
Devo nominare i compositori appartenenti al mondo dell’opera: Verdi, Rossini, Bellini, Donizetti, Puccini…l’opera è un mondo che sto iniziando a scoprire, ma, certamente, ammiro profondamente questi compositori. E’ impossibile che non mi commuova ascoltando le opere di Puccini e di Verdi.
Ha lavorato con le orchestre tedesche e austriache, che differenza avverte rispetto alle orchestre italiane?
Direi, in generale, che c’è una sostanziale differenza di approccio alla vita. E quando l’approccio alla vita è differente, anche il fare musica è diverso. Gli italiani sono più “focosi” (“hot-blooded”), gli leggo negli occhi una maggiore passione, ed è quello che cerco da un’orchestra. L’atmosfera, in generale, è diversa in modo radicale, e da questo ne deriva anche un modo diverso di fare musica. Basti pensare che a Monaco o a Vienna, dopo le 21.30, non trovi neanche la cucina di un ristorante aperto, e invece, in Italia, la vita inizia a quell’ora!
C’è un ponte che mi unisce all’Italia, ed è il motivo per cui mi sento così bene qui: ho effettuato il test del DNA e ho scoperto di avere anche origini italiane!
Nella “sua” Stagione Sinfonica, vista la sua provenienza, avranno molto spazio i Concerti per Violino? Quali sono i suoi preferiti?
Adoro i Concerti per violino più famosi, li ritengo tali perché sono meravigliosi. Penso a Beethoven, Mendelssohn, Brahms, Sibelius, Cajkovskij.
Però attenzione: il violino è il mio strumento preferito, ma adoro profondamente tutti gli strumenti dell’orchestra. Ci saranno in Stagione due grandi solisti (con cui non affronteremo però il repertorio standard). Scoprirete di più nei prossimi mesi!