Orchestra Sinfonica di Milano - Articoli

Mondi possibili: rendere accessibile l'universo della musica

 Un progetto condiviso a tutela della disabilità

Pubblicato il 02/12/2024

In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità che ricorre il 3 dicembre, abbiamo pensato di prestare un adeguato spazio a un tema che sta particolarmente a cuore alla Fondazione, per riflettere su quello che noi tutti possiamo fare per rendere il nostro mondo migliore e sempre più inclusivo.
La Giornata internazionale delle persone con disabilità è stata proclamata nel 1981 con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili. Dopo decenni di lavoro delle Nazioni Unite, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata nel 2006, ha ulteriormente promosso i diritti e il benessere delle persone con disabilità, ribadendo il principio di uguaglianza e la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società. Anche l’Agenda 2030 si sofferma su questo tema. In particolare, l’Agenda mira a un rafforzamento dei servizi sanitari nazionali e al miglioramento di tutte quelle strutture che possano permettere un effettivo accesso ai servizi per tutte le persone. Sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di favorire l’integrazione e l’inclusione delle persone con disabilità permetterebbe un processo rapido verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile, in grado di promuovere una società resiliente per tutti attraverso l’eliminazione della disparità di genere, il potenziamento dei servizi educativi e sanitari e in definitiva, l’inclusione sociale, economica e politica di ogni cittadino.


Nella prospettiva di una sempre maggiore inclusione sociale, l’Orchestra Sinfonica di Milano partecipa al progetto Mondi possibili. Ovvero la storia della Signora della Musica e del Viaggiatore, una co-produzione in collaborazione con alcune importanti istituzioni concertistiche italiane: Fondazione Arturo Toscanini (capofila del progetto), Teatro Sociale di Como, Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, Fondazione Paolo Grassi, Orchestra della Magna Grecia, con il contributo della Direzione Generale Spettacolo e in collaborazione con Università di Macerata e ALI – Accessibilità Lingue Inclusione, un’azienda specializzata nella fornitura di servizi di accessibilità allo spettacolo, ai media, all’arte e alla cultura.



Mondi possibili è lo spettacolo musicale ad alta accessibilità per archi, voce e LIS (Lingua dei Segni Italiana) che segue il progetto Tutte e tutti per 1 – nato nel 2023 dalla collaborazione tra Fondazione Toscanini, Teatro Sociale di Como e Fondazione di Haydn di Bolzano e Trento con l’obiettivo di “Garantire un’istruzione di qualità inclusiva e paritaria e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti”.


Certamente, la straordinarietà del progetto risiede nell’utilizzare la musica dal vivo per lavorare sull’inclusione e sulla riduzione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nei processi di produzione e fruizione di spettacolo dal vivo. Mondi Possibili unisce in maniera innovativa musica dal vivo, LIS, performance, teatro-danza e tecnologie assistive, quali i sopratitoli e l’audiodescrizione, che risultano essere perfettamente integrate nella struttura drammaturgica dello spettacolo.
“Alla base del progetto – racconta Marilena Lafornara, Project Manager e Coordinatrice del progetto alla Fondazione Toscanini presso la quale si occupa di Sviluppo e Inclusione sociale – c’è l’idea di rendere la musica accessibile a chiunque in qualsiasi modo e forma e con qualsiasi mezzo, lavorando sulla sinestesia e sulla possibilità di una fruizione multisensoriale, anche da parte di pubblico con disabilità. A partire dal motto "Nothing about us without us", il progetto rende centrale l'azione e il pensiero delle artiste con disabilità protagoniste dello spettacolo (il soprano Francesca Mannino, il LIS performer Diana Anselmo e la compositrice Simona Iuorio), soprattutto nella ricerca di soluzioni efficaci all'eliminazione di barriere di tipo fisico e sensoriale”.
I temi affrontati dal progetto portano con sé anche l’elaborazione di un mondo nuovo, con la costruzione di una nuova estetica, ma anche di una nuova etica del fare e fruire cultura. Perché partire da una visione accessibile dello spettacolo e predisporre ogni tassello del processo in una ottica nuova, “può contribuire in maniera sostanziale alla creazione di scenari inclusivi che, anche nel settore delle performing arts, possano tener conto dei bisogni e dei desideri di tutte e tutti, senza escludere nessuno”.
Il racconto ci aiuta a riflettere sulla ricchezza della diversità in ogni sua espressione, educando all’empatia come chiave di sviluppo per un mondo migliore.
La Fondazione, da sempre attenta alle tematiche di inclusività espresse nel progetto, sposa e sostiene l’iniziativa, che sbarca all’Auditorium di Milano l’8 febbraio 2025.
I personaggi dello spettacolo Mondi possibili. Ovvero la storia della Signora della Musica e del Viaggiatore sono la Signora della Musica e il Viaggiatore. La Signora della Musica vive stabilmente nel suo mondo, con note, melodie e strumenti musicali e pare che di quello abbia abbastanza. Il suo è un linguaggio sonoro. Arriva nel suo mondo un Viaggiatore che si è perduto, con un grande zaino. In questo zaino c’è tutto ciò che è il suo linguaggio ( visivo), fatto di oggetti, mappe, libri, piccole sagome colorate. Tutto pare bellissimo al Viaggiatore, ma una cosa è molto strana: il Viaggiatore non sente la musica e la Signora, non potendo vedere le sue immagini, non riesce a comprendere la necessità del Viaggiatore di tornare a casa.
Dopo un primo momento di sconforto tra i due personaggi, la Signora della Musica ha un’idea: insieme devono trovare un modo per comunicare. Solo in questo modo il Viaggiatore potrà comprendere la sua meravigliosa musica e lei potrà comprendere la bellezza delle immagini del viaggiatore. Nel mezzo dei pianeti è proprio un oggetto sferico che diventerà un ponte fra i due mondi: un palloncino. Un palloncino può trasmettere al tatto le vibrazioni che la musica della Signora libera nell’aria.
In modo avventuroso il processo di costruzione della “musica visiva” procede finché, alla fine, ci si riesce: il Viaggiatore fa l’esperienza più bella della sua vita ascoltando la musica attraverso il tatto e interpretando quella musica attraverso il suo corpo; la Signora della musica, grazie a ciò che il Viaggiatore le fa toccare e vivere, immagina il luogo meraviglioso da cui egli proviene, fatto di immagini dalla straordinaria bellezza.

Redazione

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