Camille Saint-Saëns è uno dei compositori (come Franck, Debussy, Satie) che nella Francia della Belle Époque chiudono l’Ottocento sinfonico dei grandi maestri tedeschi e russi. A lui si dovette anche l’avere risvegliato e valorizzato la produzione nazionale francese. Eppure – e nonostante anche i grandi successi nel campo dell’opera - la sua musica restò a lungo incompresa. L’Ottocento si era aperto, all’insegna del classicismo, con la rivoluzione operistica attuata da un Rossini “nel fiore del genio e della giovinezza”, come lo descrisse Stendhal proprio per L’italiana in Algeri. Felix Mendelssohn, a sua volta segnò il punto di passaggio fra il Classicismo e il Romanticismo, in cui occupa una posizione centrale grazie alla ricchezza dei motivi di ispirazione, all’ampiezza di cultura letteraria, e insieme per il suo cosmopolitismo