Ad accomunare tre partiture così diverse come il Concerto per pianoforte e orchestra di Grieg (1868), Pini di Roma di Respighi (1924) e Maggese di Del Corno (2023, in prima esecuzione assoluta), è la relazione che le composizioni evocano del rapporto tra società umana e Natura. Riferimenti espliciti si trovano già nei titoli dei due compositori italiani, con la raffigurazione di paesaggi urbani dominati dalla presenza degli alberi in Respighi e con il rimando di Del Corno ad una pratica agricola che si trasfigura in attitudine compositiva. A sua volta Grieg, anche in una forma pura come il Concerto solistico lascia trasparire un richiamo alla dimensione rurale della propria terra d’origine, con il rimando alla danza tradizionale Hallig con cui si apre il Terzo movimento. E una celebre tela di van Gogh ci appare legarlo, in maniera imprevista e imprevedibile, a Maggese.