“Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare
ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta.”
(T. S. Eliot)
L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi cambia nome. Il nuovo brand è sintetico e inequivocabile: Orchestra Sinfonica di Milano.
Una grafica che sintetizza e rappresenta tutti i valori dell’orchestra, l’emblema dell’appartenenza a un territorio che è stato la culla di movimenti culturali d’avanguardia ancora oggi espressione di una dinamicità che ha cambiato la percezione dei sensi, delle distanze e del tempo, abbattendo i confini delle espressioni creative.
Un carattere tipografico deciso, solido e pulito nelle forme, portatore di un impulso architettonico ispirato dalle geometrie razionaliste. Questa prospettiva – però - si anima e prende vita allo sguardo. In termini visuali, la compostezza iniziale viene scaldata da una dinamicità che vuole rappresentare la propagazione, ovvero quel movimento e quelle traiettorie che seguono le onde sonore. Il segno finale è moderno e composito. Bilancia armonicamente i tratti più solidi che parlano di città ed istituzione, con vuoti e pieni volti a generare pluralità di forme cinestetiche.
Un logo asciutto pensato per comunicare in modo efficace con gli interlocutori nazionali e internazionali, esigenza fondamentale per l’Orchestra Sinfonica di Milano, dal momento che battezzerà la sua nuova identità con una serie di appuntamenti all’estero (in Olanda, in Spagna e in Svizzera) che esemplificano fin da subito una precisa volontà: quella di farsi ambasciatrice culturale di Milano e della Lombardia nel mondo.
Inclusività e qualità
L’Orchestra Sinfonica di Milano si fa interprete dei principali valori del mondo di oggi, un mondo che necessita sempre più di essere fortemente inclusivo. Essere inclusivi significa accogliere la pluralità e coltivare le diversità come ricchezza. Infatti, all’attività concertistica principale, che affronta la grande tradizione sinfonica dal barocco al contemporaneo, l’Orchestra Sinfonica di Milano coniuga da sempre un palinsesto che accoglie anche colonne sonore, rock, cantautorato, come nel caso della rassegna POPs. E ancora, un atteggiamento inclusivo verso altre discipline a cui accostare di volta in volta la musica, come nel caso della rassegna Musica & Scienza, avvincenti appuntamenti interdisciplinari che associano la musica alle discipline scientifiche, o come nel caso dei Concerti da gustare, novità assoluta di questa stagione, che propone imperdibili avventure “sinestetiche” che accostano l’ascolto della musica sinfonica alla degustazione delle creazioni dello Chef e Maître Chocolatier Ernst Knam, Creative Partner dell’Orchestra Sinfonica di Milano per la Stagione 2022/2023. Dalla prossima stagione, infatti, l’Orchestra dialogherà ogni anno con interlocutori non appartenenti al panorama musicale per contaminare e lasciarsi contaminare, includere e lasciarsi includere. Per questo l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo è sempre più pensato come Hub culturale della città, un laboratorio continuo di cooperazione tra realtà milanesi, lombarde, italiane e internazionali.
Essere più inclusivi implica anche essere più accessibili, modulando l’offerta artistica sempre più su misura di tutti, dagli addetti ai lavori ai neofiti, dai soggetti singoli alle famiglie. A quest’ultime è dedicata una nuovissima formula di carnet, Concerti in famiglia, pensato per incentivare gli adulti a portare i figli a conoscere la magia della musica sinfonica, a prezzi agevolati. Ma non finisce qui. La proposta include al suo interno una nuovissima serie di Concerti Ristretti, programmi più brevi, per consentire a coloro che si avvicinano alla musica sinfonica di imparare a interfacciarsi ad essa poco alla volta, mai rinunciando alla qualità.
Qualità, appunto, caratteristica centrale dell’Orchestra Sinfonica di Milano. Qualità esecutiva di una compagine orchestrale che, grazie all’intenso lavoro svolto negli anni insieme a grandi direttori musicali, è adesso un punto di riferimento nel panorama musicale italiano e internazionale. Eloquente in tal senso è l’atteso debutto dell’Orchestra Sinfonica di Milano al Concertgebouw di Amsterdam, come anche gli appuntamenti previsti in Spagna e in Svizzera, che consacrano il ritorno dell’Orchestra a intraprendere tournée all’estero. Qualità dell’offerta artistica, che vede affiancare grandi direttori a grandi solisti, e che compone un roster di grandissimo valore di artisti in residenza. Qualità umana, perché gli esseri umani sono il fine di tutto questo lavoro, perché sono le relazioni quelle su cui si regge la Fondazione, sono rapporti di amicizia quelli che connettono l’Orchestra ai suoi sostenitori, ai suoi abbonati, a tutto il suo pubblico.