Orchestra Sinfonica di Milano - Articoli

Festival di Sanremo

visto dai musicisti dell'Orchestra Sinfonica di Milano!

Pubblicato il 06/02/2024

Il Festival di Sanremo inizia a febbraio e, per l'occasione, abbiamo incontrato tre musicisti dell'Orchestra Sinfonica di Milano (le violiniste Marta Tosti, Adelaide Fezo e il percussionista Ivan Fossati) per parlare del Festival. Abitudini, ricordi e tifoserie.

A febbraio inizia il Festival di Sanremo. Come lo guardate?

Marta Tosti: Secondo me il Festival è una grande vetrina, un momento di lancio per i giovani cantanti e invece una riscoperta per chi è già famoso. Inoltre, è un bellissimo momento per gli artisti per avere un contatto con il pubblico.
Personalmente rimpiango i tempi in cui si presentavano Vasco Rossi, Pino Daniele, piuttosto che Zucchero, Fausto Leali...persone che hanno fatto la storia della musica italiana. Coloro che hanno saputo mantenere il loro essere artisti con il passare del tempo. 

Un anno voi due (Ivan e Adelaide), avete visto insieme il Festival, giusto?

Ivan Fossati Sì, non ricordo quando...Io organizzo sempre delle serate con amici e colleghi per vedere insieme il Festival e commentare le canzoni. Con il passare degli anni ti rendi conto di come cambia lo stile, i cantanti che si presentano, l'evoluzione delle voci, il significato dei testi. Mi approccio a quest'evento con grande leggerezza e simpatia, mi piace vedere la 'macchina' dello spettacolo di Sanremo. Poi, si commentano anche i direttori (che sono anche arrangiatori delle canzoni)

Come lo storico maestro Vessicchio!

Ivan Fossati Per me Sanremo rimane sempre qualcosa di bello, che ho guardato con i miei genitori prima, con amici, con qualche fidanzata del tempo e poi con mia moglie ancora adesso. 
Adelaide Fezo Anche per me guardare Sanremo rimane sempre una bella emozione. Mi piace seguire i giovani talenti, vedere l'evoluzione dell'abbigliamento, del trucco. E' anche una tradizione di famiglia (lo guardavo con i miei genitori) e capita spesso la chiamata con la mamma per commentare in diretta i cantanti. Una kermesse che porta un po' di leggerezza. 

Avete qualche ricordo legato a Sanremo?

Ivan Fossati Ricordo che un giorno ero andato a comprare in concessionaria l'auto nuova con mio padre. Era sabato e la serata ci sarebbe stata la Finale. Era l'83 o '84. Oppure, quando perse Fiorella Mannoia, o ancora la vittoria di Roberto Vecchioni con una canzone che per me era bellissima (Chiamami ancora amore). 
Marta Tosti Da bambina cantavo in un coro e ricordo che dopo il Festival si cantavano le canzoni che ci piacevano di più. C'era una condivisione molto bella. 
Sono cresciuta a Bologna, al Comunale di Bologna mi capitava spesso di parlare con Lucio Dalla e Gianni Morandi. Gli artisti, sia in campo classico che in quello pop-jazz, non si limitano a stare nel proprio ambiente, ma giustamente, si aprono e guardano altrove, negli altri contesti musicali.  

Fuori dall'Auditorium quale musica ascoltate?

In coro: Tutta!
© nella foto, da sinistra Marta Tosti, Adelaide Fezo, Ivan Fossati

Valentina Trovato

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