Diverso e contrario è il percorso di Giulio Cazzani
"Io nasco come violoncellista e ho iniziato a suonare a 6 anni. La passione per la musica leggera me l'ha trasmessa mio papà: ogni tanto metteva in casa i vinili di Emerson Lake and Palmer, Chicago, Queen. Avevo questa musica nelle orecchie da bambino.
Poi, per la maturità, mi ha regalato un basso e da quel momento ho iniziato ad approfondire un mondo che mi era sconosciuto, certamente conoscevo i grandi nomi, ma non avevo mai approfondito. Ho iniziato a suonare il basso anche in alcuni gruppi cover e poi ho avuto modo di scrivere anche canzoni.
Giulio Cazzani si rivela un po' alla volta come un divoratore di suoni, anzi di frequenze (con una imponente collezione di 1400 dischi, rigorosamente in CD):
proprio per la sua necessità (vitale) di non fermarsi mai in una sola sonorità.
"Sono anche un appassionato di musica contemporanea, elettronica, sono un divoratore di frequenze. Non tutto, certo. Non sono un fan della musica leggera italiana, per esempio".