Il gioco che possiamo definire beffardo delle Incompiute, fotografa il momento nel quale il genio del compositore si trova a confrontarsi con contingenze ineluttabili. Per Schubert una sorta di ineffabilità che gli ha impedito di portare a termine un progetto insostenibile; per Bruckner il passo estremo della morte, cui va incontro dedicando quella che sarebbe stata la sua ultima sinfonia dem lieben Gott, Al buon Dio. Ad entrambi il destino non ha concesso di superare in quantità il limite invalicabile, “sacro” delle 9 sinfonie beethoveniane.