Eppur ogni cosa si muove. La Settima sinfonia di Beethoven è l'apoteosi della danza "nella sua essenza più sublime", come aveva già teorizzato Richard Wagner. Danza come sublimazione di una essenza ritmica, che percorre tutta l'opera in un graduale e costante crescendo d'intensità metrica. Nell'Allegretto veniamo travolti e trasfigurati dalla danza della musica, così come succede qualche decennio più tardi nel Don Quixote di Richard Strauss, straordinario poema sinfonico per viola, violoncello e grande orchestra (97 elementi!) costruito intorno alla vicenda del personaggio uscito dalla penna di Miguel de Cervantes. In questo Don Chisciotte ogni momento del racconto musicale, ogni battuta non diluisce né confonde mai caratteri e accadimenti, anzi riesce a specificare gesti e parole, senza che nulla vi sia di eccessivo, di arbitrario, di dispersivo nella forma.