La morte in carne e ossa era comparsa nella vita di Mahler nell'estate del 1907. Il 5 luglio il compositore perse all'improvviso la figlia Anna Maria. A distanza di pochi giorni, gli fu diagnosticata una grave disfunzione cardiaca congenita, che non lasciava molte speranze. In queste condizioni di spirito fu portata a termine l'Ottava Sinfonia, ma con essa un ciclo si era ormai esaurito.
L'esperienza della morte fu una drammatica cesura, che separò due epoche della sua vita professionale e creativa. Altre circostanze, in quell'estate luttuosa, costrinsero infatti il compositore ad aprire una nuova fase. In primo luogo, era finito il lungo braccio di ferro tra Mahler e Vienna. In primavera, Mahler aveva rassegnato le dimissioni dalla Hofoper. Accompagnato da veleni e polemiche, l'audace rinnovatore del teatro viennese decise di andare a New York per tentare una nuova e poco fortunata avventura.
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(Alban Berg su la Nona sinfonia di Mahler)