Una Sinfonia disseminata di simboli, la Sesta fa parte di un blocco di lavori che prendono le distanze dal mondo del Wunderhorn, come la Quinta e la Settima sinfonia. Alma, moglie del compositore e vestale di un fuoco mai spento, racconta il periodo di composizione della Sesta, quell'estate del 1904, nella quiete di Maiernigg sul Wörthersee, “un’estate bella, felice, senza conflitti. Alla fine delle vacanze Mahler mi suonò la Sesta Sinfonia, ormai completa. Nessun'opera gli è sgorgata tanto direttamente dal cuore come questa. Piangevamo quella volta, tutti e due, tanto profondamente ci toccava questa musica e quel che annunciava con i suoi presentimenti. Tanto con i Kindertotenlieder che con la Sesta Mahler ha messo in musica "anticipando" la sua vita. Anch'egli fu colpito tre volte dal destino e il terzo colpo lo abbattè”.