Chi è Gus
Gus è un riccio. Ma non un riccio qualunque.
È un riccio musicista che ha scelto la musica come lingua del cuore: per parlare al mondo, per farsi ascoltare, per capire ed essere capito.
Con la sua bacchetta — che non serve a dirigere, ma a “suonare e far suonare” — raccoglie i suoni, li trasforma e li intreccia, costruendo piccoli ponti tra emozioni e ascolto.
La sua chioma di aculei cambia forma e colore come i sentimenti che prova: morbida quando è sereno, spinosa quando ha paura, infuocata quando l’entusiasmo lo travolge.
Timido e sensibilissimo, ma anche curioso e coraggioso, Gus ci invita a guardare dentro di noi attraverso il gioco musicale, a scoprire che ogni emozione può diventare suono e che ogni suono può avvicinarci agli altri.
L’immagine e l’anima – Valeria Petrone
Nella creazione grafica di Valeria Petrone, Gus porta un’eleganza essenziale: un abito nero ispirato a Mahler, occhiali ellittici, linee pulite e una palette ridotta che lo rende immediatamente riconoscibile.
Dietro questa sobrietà vive un universo emotivo vibrante, dove la musica diventa gesto, respiro, trasformazione.
Petrone dà a Gus un volto luminoso, intelligente, vitale: un personaggio che parla ai bambini con verità e delicatezza, e agli adulti con profondità.