Venerdì 15 novembre ore 18.30 - Foyer della balconata
Relatrice Anna Rastelli
Ci sono stati un Romanticismo dei sentimenti, uno della natura, uno degli ideali, delle nazioni, uno “gotico”, notturno e demonico. Metamorfosi, varietà di ispirazione che spiegano la straordinaria e inesauribile diffusione e influenza del movimento e hanno potuto esprimersi ne singoli compositori. La Marcia di Berlioz “esce” dal suo Faust dove era entrata come popolarissima musica ungherese da fanfara. In Chopin si trovano la “meditazione nel bel tempo primaverile, ma durante il chiaro di luna” del Concerto in programma e l’empito per la sua Polonia. Suggestivo è il caso di Brahms. Nel 1858 un celebre articolo di Schumann lo aveva salutato come chi avrebbe aperto Vie nuove alla musica. Nel 1933 un celebre articolo di Schönberg lo rivendicò come Brahms il progressivo, e non il custode della tradizione, come mostrò nel 1937 con la sua trascrizione del Quartetto op. 25.