Il giovane tenore italiano Matteo Roma è attualmente uno degli interpreti più promettenti nel campo lirico ed è particolarmente richiesto nel repertorio rossiniano e nei ruoli giovanili del primo Verdi.
Nella stagione 2023/24, debutta alla Cologne Opera nel ruolo di Nemorino ne L’elisir d’amore di Donizetti. Al Teatro Filarmonico di Verona, interpreterà Prunier ne La Rondine di Puccini, Zorzeto ne Il campiello di Wolf-Ferrari e Ismaele nel Nabucco, accanto a Plácido Domingo.
Tra gli impegni più rilevanti delle recenti stagioni si segnalano le sue esibizioni come Rodolfo in La bohème accanto ad Aida Garifullina all’Opera Na Vodi di Belgrado. All’Opéra Royal de Wallonie, ha interpretato Arvino ne I Lombardi alla prima crociata sotto la direzione di Daniel Oren. Ha vestito i panni di Macduff nel Macbeth di Verdi alla Fondazione Rete Lirica delle Marche e di Edgardo in Lucie de Lammermoor di Donizetti all’Opéra di Tours, nonché Leopold ne La Juive di Halévy all’Oper Kiel. Con la Royal Philharmonic Orchestra di Liverpool ha cantato Rinuccio in
Gianni Schicchi, con Bryn Terfel nel ruolo del protagonista, sotto la direzione di Domingo Hindoyan.
Nel repertorio rossiniano, ha interpretato il Conte d’Almaviva ne Il barbiere di Siviglia in teatri come il Teatro Dante Alighieri di Ravenna, il Teatro Sociale di Rovigo e il Teatro Donizetti di Bergamo. È stato Dorvil in La scala di seta al Teatro Filarmonico di Verona.
Artista ospite regolare al Rossini Opera Festival di Pesaro, Matteo è apparso nei ruoli di Atlei in Eduardo e Cristina, Conte di Libenskof in Il viaggio a Reims e Aufide in Moïse et Pharaon.