Sicuramente il Primo Concerto per pianoforte e orchestra è quello più puro e fanciullesco, nel più alto termine della parola. “Rachmaninov, tra l’altro, è un compositore che è fiorito estremamente presto. Si è diplomato con un’opera, presentata subito al Bolshoi di Mosca, assai lodata da Čajkovskij. Era all’apice della creatività, inarrestabile. Il primo Concerto ne è un esempio fantastico: tanto bello che Rachmaninov, già più che maturo, amava tantissimo questo pezzo e ha voluto rivederlo perché lo apprezzava per la qualità delle idee musicali che contiene”.
(Alexander Romanovsky, estratto dall’intervista pubblicata da Amadeus nel mese di Aprile 2023)