Gustav Holst è fra i musicisti che raccolsero grandi successi ma furono sottovalutati dalla critica: e proprio per il loro successo di pubblico. Eppure I Pianeti erano stati diretti la prima volta (1918) da un grande come Adrian Boult con la London. La concezione di Holst è astrologica, i pianeti come simboleggianti ognuno una qualità o attitudine proprie delle divinità da cui prendono nome. La sua Suite per grande orchestra ha ispirato importanti compositori di musiche da film, fra cui in particolare John Williams per la Saga di Star Wars (1977), entrata nel repertorio delle orchestre sinfoniche di tutto il mondo.
Marco Calderara e Maurizio Caschetto, responsabile del sito “The Legacy of John Williams”, proporranno una guida all’ascolto delle due opere attraverso le loro affinità estetiche e stilistiche.