Richard Strauss fu sollecitato a scrivere un pezzo per oboe dal giovane oboista dell'orchestra di Philadelphia, John de Lancy, che nel 1945 si trovava di stanza a Garmisch come soldato dell'esercito americano di occupazione. Il musicista acconsentì di buon grado alla pressante e affettuosa richiesta e compose la brillante partitura per oboe e piccola orchestra (solo legni, due corni e archi), utilizzando tutte le possibilità tecniche dello strumento solista, al quale riservò anche ogni diavoleria di carattere virtuosistico. La scrittura armonica del concerto, così come le cadenze accompagnate in modo semplice e lineare dall'orchestra, poggia su una base diatonica e mira all'essenzialità del discorso, lontano da qualsiasi sovrabbondanza baroccheggiante delle immagini foniche che avevano contraddistinto le composizioni del primo Strauss. La prima esecuzione del concerto per oboe, della durata di 23 minuti e 55 secondi, ebbe luogo nel 1947 alla Tonhalle di Zurigo sotto la direzione di Volkmar Andreae e con Marcel Saellet in veste di solista: fu un successo e da allora il concerto è entrato a far parte del repertorio degli oboisti, che ogni tanto si cimentano con questo lavoro né facile né di seconda mano.