Due virtuosi a confronto. Seppur con stili diversi, Paganini e Brahms furono due personalità chiave per il pianoforte tra metà Ottocento e il Novecento.
Nel mito del virtuosismo, Rachmaninov “il pianista dalle lunghe dita” ha scritto un pezzo importante di Storia con i suoi Concerti per pianoforte. Rapsodia su un tema di Paganini è un pezzo per pianoforte e orchestra e – in qualche modo – rappresenta la quintessenza del virtuosismo: il tema su cui si basa è proprio quello del ventiquattresimo ed ultimo Capriccio per violino, già utilizzato da Liszt e da Brahms nelle loro composizioni dedicate al 'diabolico' Paganini. Virtuoso dei suoni era anche Brahms – il ‘genio del futuro’ secondo Robert Schumann - nel suo cesellare il contrappunto delle linee melodiche nella sua Prima sinfonia: un lavoro lungo quasi vent’anni che avrebbe portato a un capolavoro, tanto da essere soprannominata la “Decima sinfonia” di Beethoven.