Il concerto sarà anticipato da una guida all'ascolto alle ore 15, nel foyer della balconata, a cura del M° Gastón Fournier-Facio
Opera gemella della Seconda sinfonia, non solo per i riferimenti al mondo poetico del Wunderhorn, ma soprattutto per le dimensioni gigantesche e il pathos dei significati extramusicali, con la Terza, Mahler intese delineare una sorta di cosmogonia, un grande "poema musicale che abbraccia tutti gli stadi dello sviluppo in ordine progressivo", procedendo a gradini dalla natura inanimata alla vita vegetale, a quella degli animali, all'uomo, e su su fino agli angeli e all'amore di Dio. Alla prima esecuzione, l'ascoltatore era infatti confortato dal seguente programma:
"I. Pan si sveglia: arriva l'estate;
II. Ciò che i fiori del prato mi dicono;
III. Ciò che mi dicono gli animali del bosco;
IV. Che cosa mi racconta la notte (l'uomo);
V. Che cosa mi raccontano le campane del mattino (gli angeli);
VI. Quello che l'amore (Dio) mi racconta".
Pubblicando l'opera, Mahler fece poi sparire ogni didascalia, ma il programma interiore, come sempre era stato un incentivo indispensabile alla sua fantasia.