Il Teatro Gerolamo porta il pubblico milanese in un salotto di Vienna con “Trii viennesi”.
In programma i due viennesi per eccellenza, Schubert e Mozart: del primo si propone il Trio per Archi n. 1 in Si bemolle maggiore D 471, datato 1816, un anno particolare della vita del compositore, in un periodo che lo studioso Alfred Einstein ha definito «l'anno dell'indecisione»: un tentativo fallito di ricoprire il ruolo di direttore musicale in una una scuola e la delusione per la freddezza di Goethe nei suoi confronti. Nell'ascoltare questa breve pagina colpisce la semplicità di costruzione della forma-sonata di quest'unico movimento «molto grazioso, mozartiano, fluente e melodico, ma niente di più» (Einstein).
Di Mozart verrà eseguito invece il Divertimento Gran Trio K 563, composto ventiquattro anni prima e considerato in maniera unanime un autentico capolavoro per la ricchezza dell'invenzione armonica e contrappuntistica e per varietà espressiva del gioco tematico.