Cos’è il K-Pop? Si potrebbe facilmente rispondere che si tratta del Pop coreano, un genere musicale che si afferma negli anni Novanta in Corea del Sud e si diffonde dapprima nei Paesi asiatici e poi nel resto del mondo, caratterizzandosi per l’ibridazione di generi e stili diversi, dall’hip-hop al rock, dal metal al jazz, e la forte integrazione con il ballo, la coreografia e la scenografia. Non si tratta però solamente di un fenomeno musicale, ma un clamoroso caso di fenomeno culturale che pervade la società coreana. In Corea, infatti, tutti cantano. La madre di Eun Sun Kim, quando vede sua figlia canticchiare tutto il giorno, a tre anni di vita, ha una intuizione: portare sua figlia a prendere lezioni di piano. Eun Sun Kim imita ciò che sente alla radio, senza conoscere lo spartito. Adora suonare, però a casa o, al massimo, per accompagnare il coro della chiesa. Perché ha il terrore del palco. “A 15 anni”, afferma “già sapevo di non voler diventare una pianista professionista”.
Ma il talento è una condanna, com’è noto, e costringe gioco forza Eun a fronteggiare le sue insicurezze. La soluzione? Il divertimento. “Mi divertivo parecchio, e credo che la cosa più importante sia divertirsi”. Come si divertiranno i solisti nella Sinfonia concertante K 297, e come si divertirà l’orchestra nell’esecuzione della magnifica Sinfonia in Fa diesis di Korngold.