Nella storia del balletto, personalità come Marius Petipa e Sergej Djagillev ebbero un ruolo di primissimo piano nell'evoluzione del balletto tra Otto e Novecento. A fianco dell'evoluzione del balletto, c'è un'altra storia che riguarda quella musicale e che ci mostra le intersezioni e le relazioni tra le due arti. Marius Petipa per il suo Schiaccianoci aveva cercato supporto nel grande vecchio del suo tempo, Pëtr Il'ič Čajkovskij, abile cesellatore di suoni per l'arte coreutica (come aveva già mostrato nel Lago dei cigni). Invece, Sergej Djagilev, grande impresario teatrale, aveva trovato in Igor Stravinskij uno spirito affine per ricreare mondi russi in quella Parigi del primo Novecento, che attendeva l'invasione dei Balletti russi. Uccello di fuoco rappresenta il primo grande balletto di Stravinskij (con dedica a Nikolaj Rimskij-Korsakov), seguito di lì a poco da Petruška nel 1911 e da La sagra della primavera nel 1913, anch'essi commissionati da Djagilev.