I solisti dell’Orchestra Sinfonica di Milano insieme al Vincitore del Concorso Sala Gallo si confrontano con due compositori straordinari come Ottorino Respighi e Robert Schumann. Se è ben noto l’apporto del compositore tedesco alla musica da camera, ben diverso è il caso di Respighi. Il musicista italiano scrisse questo Quintetto per pianoforte e archi nel 1902 al ritorno dalla Russia, dove aveva studiato con Rimskij-Korsakov. L'opera era destinata a Bruno Mugellini, anch'egli allievo di Martucci, concertista e docente di pianoforte presso il liceo bolognese. La stima che legava Maestro e allievo era straordinaria, tanto che un giorno Martucci ebbe a dire di Ottorino: “Respighi? Lui non è un allievo, è un maestro!”