È un’introiezione del concetto di fede, che va di pari passo con un trend generale della Modernità, che da Cartesio va fino a Montaigne e passa, appunto, per Lutero: quella di ritornare al soggetto e alla dignità del suo sentire e del suo pensare.
È inevitabile che una pagina così profondamente intrisa di protestantesimo come il Deutsches Requiem di Brahms differisca così tanto dallo Stabat Mater di Rossini, proposto per la Pasqua scorsa, e presenti una spiccata natura intimistica, contemplativa, meditativa. Un concerto con cui il Direttore Musicale Tjeknavorian ci invita a stringerci con le nostre coscienze in un intimo raccoglimento attorno a una musica di eccezionale fattura.