Tre secoli fa, il venerdì 7 aprile 1724, si teneva nella Nikolaikirche di Lipsia la prima esecuzione della Passione secondo Giovanni di J.S. Bach, che la aveva composta per la funzione del Venerdì Santo nella sua veste di Kantor della città. Bach ne diede altre tre versioni, l’ultima nel 1746, dopo la quale la Johannes fu dimenticata per quasi un secolo. La sua riscoperta nel 1833 seguì quella, fondamentale, della Matthäus ad opera di Felix Mendelssohn nel 1829. Nel 1851 sarà poi eseguita da Robert Schumann a Düsseldorf, tornando da allora stabilmente nelle sale e nelle chiese di tutto il mondo.
La Passione secondo Giovanni segna quest’anno il 25° anniversario della tradizione annuale avviata il 27 marzo 1999, nella basilica di San Marco, con l’esecuzione della Passione secondo Matteo.