Stabat Mater / Rossini - Orchestra Sinfonica di Milano
STAGIONE SINFONICA

STABAT MATER / ROSSINI

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo

    17 aprile ore 20:00

Durata: 60' ca.

“L’appetito è per lo stomaco quello che l’amore è per il cuore. 
Lo stomaco è il direttore che dirige la grande orchestra delle nostre passioni”
Gioacchino Rossini ama il bon vivre e, soprattutto, il bon manger .
Parigi, 1823. Rossini diventa amico del cuoco personale dei Rotschild, Marie-Antoine Carême, creando un rapporto di scambio estremamente intenso. Rossini arriva addirittura a smettere di comporre per trascrivere e modificare le ricette dello Chef. Rossini ha profondo rispetto per i ristoranti dove mangia. Saluta tutto il personale di sala e entra nelle cucine per parlare con gli chef e chiedere modifiche ai piatti. Da qui nasce il mito del Filetto alla Rossini : il pesarese richiede alla cucina una variazione al tartufo per il suo filetto. La risposta è lapidaria: non se ne parla.
A questo rifiuto, Rossini sposta di peso lo chef dicendo Alors, tournez le dos! , letteralmente Fatevi da parte . A questa leggenda si fa risalire il nome della suprema esagerazione, chiamata appunto Tournedos Rossini : un filetto di manzo (tournedos è una fetta di carne ricavata dalla parte centrale del filetto) cotto nel burro, accompagnato da foie gras fresco e aromatizzato con tartufo nero e Madeira.

È proprio vero. Lo stomaco è il “grande direttore d’orchestra delle passioni”. 
Per questo, probabilmente, in quei dieci anni in cui, dal 1830 al 1840, Rossini scrive lo Stabat Mater , deve aver mangiato particolarmente bene. 
La devozione rossiniana risulta ricca, appetitosa, armonicamente piena di lampi straordinari. 
È una religiosità che non rinuncia al piacere della vita, ma che anzi da quest’ultimo trae la sua forza.









Nel mondo fratturato e frenetico di oggi, lo Stabat Mater di Rossini offre un raro spazio di riflessione. 
Parla attraverso la bellezza, ma rappresenta anche una meditazione sul dolore, sull'amore e sulla possibilità di trovare un senso alla sofferenza. L'istinto drammatico di Rossini non banalizza il testo sacro, bensì lo illumina. Il dolore della Vergine diventa uno specchio in cui vediamo le nostre perdite, il nostro desiderio di trascendenza. Ciò che mi commuove di più è come questo lavoro riesca ad essere sia emotivamente immediato che spiritualmente risonante. Non cerca di spiegare la sofferenza, ma di nobilitarla, di trasformarla in suono che consola, eleva e infine purifica. Dirigerlo significa entrare in dialogo: con la musica, con la tradizione, con le domande silenziose del cuore


Emmanuel Tjeknavorian
Gioachino Rossini
Stabat Mater per soli, coro e orchestra
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Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano

Benedetta Torre Soprano
Martina Belli Mezzosoprano
Juan Francisco Gatell Tenore
Nicola Ulivieri Basso
Massimo Fiocchi Malaspina Maestro del Coro
Emmanuel Tjeknavorian Direttore
Durante un viaggio in Spagna nel 1831 con il banchiere Alexandre Aguado, Rossini fu incaricato da Fernandez Varela, consigliere di stato, di scrivere lo Stabat Mater che il compositore completò dieci anni più tardi. La prima rappresentazione, allestita dai fratelli Léon e Marie Escudier, ebbe luogo a Parigi al Théâtre des Italiens il 7 gennaio 1842. Un successo che venne replicato in Italia, a Bologna, quando qualche mese più tardi l'opera venne eseguita all'Archiginnasio con la direzione di Gaetano Donizetti. 
Un grande cast vocale per il ritorno dello Stabat di Rossini in Auditorium nell'interpretazione del Direttore Musicale dell'Orchestra Sinfonica di Milano.
Il concerto di martedì 15/04 è preceduto, alle ore 18.30, nel Foyer Balconata, dalla conferenza di Eugenio Della Chiara dal titolo "Stabat Mater" Il corpo, il dolore, la pietà
Chiusa la sua folgorante carriera teatrale, Rossini cominciò a esplorare nuovi generi, nei quali veicolare i propri sentimenti e la propria interiorità. 
Nello Stabat Mater come nella Petite Messe Solennelle, scorgiamo il senso del sacro di questo Maestro in anticipo sui tempi. 
Nello Stabat, tema centrale è la pietà: la Pietà michelangiolesca della Madre per il Cristo morto, la Pietà rivolta al dolore della Madre

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